UN PO’ DI STORIA DI SAN GIMIGNANO

San Gimignano (SI) si trova su un colle che domina la val d’Elsa, sull’antica via Francigena. Delle settantadue erette, rimangono oggi quattordici torri che conferiscono al borgo un profilo particolare tanto da farlo ricordare come “la manhattan del medioevo”.
Le torri venivano costruite dalle famiglie ricche per suggellare la loro ricchezza e le loro vittorie nelle lotte intestine per il potere. Celebri le dispute tra la famiglia guelfa degli Ardinghelli e i ghibellini Salvucci.
Il borgo si sviluppa su un insediamento etrusco. Emerge dall’oblio del medio evo nel X secolo. Gia in quegli anni si sviluppa il nucleo centrale di San Gimignano con una prima cinta muraria sovrastata dalla rocca di Montestaffoli dei Vescovi di Volterra. Nel dodicesimo secolo il borgo diviene libero comune, retto dai ghibellini. Si sviluppa il borgo grazie ai floridi commerci di prodotti agricoli con altre citta italiane. Nel 1255 cade sotto l’influenza di Firenze che impone la demolizione delle mura. Pochi anni dopo, a seguito della battaglia di Montaperti ritorna l’influneza ghibellina e viene ricostruita e ampliata la cinta muraria. In questi anni si insediano in città numerosi ordini religiosi che vi edificano i loro conventi, ancora oggi visitabili.
Nel trecento le lotte intestine tra le famiglie ricche, la carestia e infine la peste decimano la popolazione: l’assoggettamento a Firenze è definitivo.
Oggi San Gimignano è uno straordinario esempio di città medioevale rimasta intatta nell’urbanistica e nel tessuto edilizio. Il centro abitato si sviluppa su due assi viari: la via francigena in direzione nord-sud e, in direzione est-ovest, la via che collegava Siena a Pisa.All’intersezione dei due assi si trovano le piazze principali su cui si affacciano gran parte dei palazzi nobili con le rispettive torri.
Piazza della cisterna, di forma triangolare con i palazzi Razzi, Silvestrini, Cortesi, Catani e le torri degli Ardinghelli, dei Pellari e la torre detta del diavolo.
Su piazza del duomo si erge il palazzo del podestà col la torre detta “la Rognosa” (52 m), la collegiata del secolo XI, il palazzo del popolo con l’imponente torre grossa (54 m).
Le opere d’arte e le vestigia architettonice da visitare sono innumerevoli. Una visita non puo’ che lasciavi stupefatti ma soprattutto vi lascerà col naso per aria perchè girando per le vie miedioevali, osservando i palazzi, le mura, le botteghe d’artigianato, l’occhio andrà sempre al cielo e alle svettanti torri che rendono unica questa città.